Cosa fare in caso di una colica renale

Per colica renale si intende un dolore molto intenso e improvviso a livello lombare causato da un'anomala aggregazione di sali minerali a livello delle vie urinarie e trattabile con degli analgesici che trovi in farmacia. Intervenire in maniera tempestiva è utile non solo per attenuare la crisi dolorosa, ma anche per evitare possibili complicazioni.
Colica renale: i sintomi
Monolaterale oppure bilaterale, il dolore è continuo e trafittivo. In alcuni casi può estendersi all'inguine e alle cosce, mentre il più delle volte è accompagnato da nausea, vomito, febbre, brividi, pallore, difficoltà nella minzione, urine maleodoranti, torbide o con qualche traccia di sangue. La colica può essere di origine infiammatoria o di tipo ostruttivo.
La crisi dolorosa quindi può essere generata da frequenti infezioni alle vie urinarie oppure dalla difficoltà del calcolo a raggiungere l'uretra in modo da essere espulso attraverso l'urina. Nei casi più frequenti il "sassolino" calcificato provoca delle lesioni durante il passaggio, ma può accadere anche che a causa delle dimensioni importanti occupi la cavità renale, compromettendo la funzionalità dell'organo.
I calcoli renali sono il risultato di una dieta poco equilibrata caratterizzata da uno scarso apporto di acqua e un eccesso di sodio e proteine. Sono legati anche alla familiarità, ai disturbi del metabolismo, all'ipertiroidismo e all'abuso di farmaci.
Come comportarsi in caso di colica renale: i consigli dalla tua farmacia
In caso di dolore intenso e trafittivo, contatta immediatamente il tuo medico di fiducia. La diagnosi di colica renale può essere accertata solo mediante un esame ecografico, attraverso cui è possibile localizzare i calcoli e l'eventuale sofferenza degli organi interessati. Per approfondire la situazione, il medico potrebbe richiedere una TAC con o senza mezzo di contrasto.
Il trattamento mira a liberare le vie urinarie e a calmare il dolore. Un analgesico in questo caso può ridurre i sintomi, ma non è in grado di agire direttamente sulla causa. Per favorire l'espulsione del calcolo, quindi, è importante aumentare il consumo di acqua fino a 2-3 litri al giorno. Per alleviare il dolore, applica una borsa dell'acqua calda sul fianco, in modo da poter stimolare la dilatazione dei vasi e semplificare il passaggio del sassolino.
Qualora non dovesse essere sufficiente, il medico potrebbe consigliarti di assumere dei miorilassanti che trovi facilmente in farmacia. I principi attivi in essi contenuti contribuiscono a liberare le vie urinarie grazie alla loro azione rilassante e dilatante.
In alternativa, puoi ricorrere all'efficacia della terapia orale (o litiasi chimica). Il trattamento punta a distruggere i calcoli renali mediante l'assunzione di speciali medicinali.
Da qualche tempo, gli specialisti consigliano anche delle terapie che puntano a frammentare il calcolo renale attraverso un sistema basato su onde ultrasuono. La frammentazione extra-corporea non è assolutamente dolorosa e libera dall'ostruzione in poche sedute. Quella intra-corporea, invece, è più invasiva e richiede l'utilizzo di un particolare strumento chirurgico che risalendo l'uretere va a distruggere il calcolo, annientandolo in modo definitivo.
È possibile prevenire le coliche renali?
Più o meno il 30% delle coliche renali sfocia in una recidiva, motivo per cui la prevenzione è molto importante. Cosa fare in questi casi? Semplice: limita il consumo di cibi salati e proteici, evita gli alcolici, riduci l'assunzione di integratori alimentari a base di potassio e magnesio, bevi molta acqua (2-3 litri al dì) e segui una dieta sana ed equilibrata.






